Processionarie: cosa sono

Processionarie: cosa sono

Oggi vogliamo parlarvi di una piaga sempre più presente in Italia: le processionarie, un lepidottero appartenente all famiglia delle Thaumetopoea.

In Italia sono presenti principalmente due specie:

  • Thaumetopoea pityocampa o processionaria del pino, che si ciba principalmente di pino nero e silvestre e in area urbana attacca anche i cedri, molto diffusa a Verona e provincia;
  • Thaumetopoea processionea o processionaria della quercia, che attacca invece le querce.

Tra il 2017 e il 2018 il fenomeno è esploso in maniera vertiginosa, anche se il problema è conosciuto da anni. Il Governo Italiano ha decretato la lotta alle processionarie obbligatoria già a partire dal 1926. È stata successivamente confermata l’obbligatorietà della lotta alla processionaria in tutti i luoghi in cui può rappresentare un pericolo per la salute degli uomini o degli animali con due decreti nel 1998 e nel 2007. In un decreto del 2005 sono state invece imposte ammende per la mancata segnalazione delle processionarie, con multe che vanno dai 250 € ai 1.500 €.

Ma conosciamo più da vicino questi lepidotteri, analizzando il loro ciclo di vita e scoprendo alcuni modi per difendersi.

Il ciclo vitale del bruco dei pini

La processionaria, o bruco dei pini, inizia il suo ciclo vitale in estate, quando le farfalle adulte emergono dal suolo nel processo chiamato sfarfallamento. Dopo breve tempo e dopo l’accoppiamento le femmine volano in cima agli esemplari di pino e depongono le uova. Possono deporre fino a 300 uova in un solo colpo. Dopo poco gli esemplari adulti muoiono. Siamo di norma nel mese di agosto.

falena processionaria

Dopo circa quattro settimane le uova si schiudono e nascono le larve che iniziano a spostarsi sull’albero mangiando gli aghi, costruendo nidi transitori. Il loro spostamento avviene sempre in gruppo e in fila indiana, da qui deriva appunto il nome processionaria. 

Verso la fine dell’autunno, prima dell’arrivo del gelo, le larve costruiscono il nido sericeo definitivo, normalmente rivolto verso sud per godere il più possibile del sole invernale. Infatti sono insetti che temono molto il freddo e temperature particolarmente rigide possono ucciderle.

nido processionarie

In primavera, quando le temperature tornano a salire le larve ormai adulte si risvegliano e cominciano a mangiare voracemente gli aghi dei pini. Attorno ad aprile escono dal nido ed iniziano la discesa. Il loro obiettivo è raggiungere la terra e interrarsi ad una profondità di 10-15 cm per rimanere lì come crisalide per un paio di mesi, anche se alcune volte, in particolari condizioni possono rimanere in questa fase anche per 5-7 anni.

uscita dal nido delle processionarie

È dal momento in cui escono dal nido e si sotterrano che le processionarie sono particolarmente dannose per uomini e animali, perché è in questo momento che si può entrare in contatto con i loro peli urticanti, come vedremo tra poco.

In estate quindi nascono gli esemplari di farfalla e riprende il ciclo.

Danni da processionarie su pini

Come abbiamo visto le larve di processionaria si nutrono degli aghi dei pini in due momenti: in autunno, quando sono ancora giovani e in primavera quando sono adulte.

Le larve giovani attaccano gli aghi e li rosicchiano lasciando un solo filo corrispondente alla nervatura centrale dell’ago del pino. Questo ovviamente in breve tempo dissecca e viene utilizzato dalle larve per rinforzare il loro nido invernale.

danni ai pini da processionarie giovani

I danni più ingenti vengono inferti in primavera quando le larve adulte riescono a mangiare completamente le foglie e gli aghi. Il risultato è ovviamente quello della defogliazione: dopo il loro passaggio i rami risultano completamente spogli. Se sull’esemplare sono presenti più nidi e gli attacchi vengono perpetuati negli anni il rischio è il dissecamento totale della pianta e quindi la morte.

Pino morto per attacco processionarie ripetuto

Per evitare questo è quindi fondamentale intervenire il prima possibile tentando di arginare il più possibile gli attacchi, come vedremo nei paragrafi a venire.

Effetti delle processionarie sull’uomo

Le processionarie risultano pericolose per l’uomo per i peli urticanti che le ricoprono e che si staccano con estrema facilità. Quindi il contatto con questi peli può avvenire in modo diretto, oppure indiretto perché vengono spesso trasportati dal vento. Tra l’altro i peli possiedono una particolare conformazione che li rende adatti ad aderire a pelle, vestiti e mucose.

Il contatto diretto con i peli urticanti delle processionarie provoca una reazione cutanea immediata che si manifesta con un eritema papuloso, che provoca un forte prurito, dolore, rossore e nei casi più gravi bolle e vescicole. È importante lavare subito con abbondante acqua la parte interessata.

Esempio dermatite da processionaria

Se invece il contatto è indiretto e con le mucose si genera subito una reazione infiammatoria e di irritazione. Se per esempio entra in contatto con l’occhio si scatena subito la congiuntivite.

Se malauguratamente i peli vengono ingeriti si manifesta un‘infiammazione della mucosa orale e gastoenterica con aumento della salivazione, crampi allo stomaco e vomito.

Infine in caso di inalazione si ha un’irritazione delle vie respiratorio accompagnate da starnuti, mal di gola e difficoltà di deglutizione.

Se pensate di essere entrati in contatto con i peli urticanti della processionaria recatevi subito dal vostro medico oppure al pronto soccorso. 

Effetti delle processionarie sugli animali

Le processionarie del pino sono particolarmente pericolose per gli animali domestici come cani, gatti e cavalli. Infatti annusando per terra e brucando l’erba possono facilmente e accidentalmente entrare in contatto con i peli urticanti della processionaria.

In questi casi è necessario intervenire prontamente lavando la parte interessata con acqua e bicarbonato, utilizzando ovviamente i guanti in latice e recarsi subito all’ambulatorio veterinario più vicino. 

Per i cani, ad esempio, un contatto diretto con le larve di processionaria si manifesta con un aumento improvviso di salivazione e il rigonfiamento della lingua. Se non si interviene prontamente, la lingua rischia di andare in necrosi, con conseguente perdita di parte di essa. 

Purtroppo si sono verificati anchi casi in cui i nostri piccoli amici non sono riusciti a soppravvivere ad un attacco infiammatorio violento.

necrosi lingua cane per processionarie

Come eliminare le processionarie

Nell’introduzione abbiamo visto che la lotta alle processionarie è obbligatoria per legge. Ma come combatterle? 

Ci sono principalmente due momenti in cui si può intervenire sulle larve. In inverno, quando le larve sono ancora dentro il nido con la rimozione meccanica dei nidi e la loro eliminazione. Oppure in primavera quando iniziano a discendere il fusto con l’utilizzo di trappole meccaniche.

Quando invece la processionaria è farfalla si può intervenire con le trappole ai ferormoni, come vedremo tra poco.

Non dimentichiamo poi che anche la natura ci viene in soccorso con i predatori delle processionarie. È bene conoscerli per aumentare la loro presenza nel nostro giardino.

Rimozione meccanica del nido di processionaria

La rimozione meccanica dei nidi di processionaria deve essere svolto nel periodo invernale, quindi tra dicembre e gennaio. Un operatore, adeguatamente protetto, deve asportare gli apici dei rami con nidi. Una volta a terra tutti vanno eliminati bruciandoli.

Fate però particolare attenzione in questo momento: i peli urticanti degli esemplari vengono liberati nell’aria e si rischia di entrarvi in contatto. È quindi importante svolgere questo compito in un ambiente aperto e lontano dalle abitazioni e soprattutto non essere mai nella traiettoria del fumo.

La cosa migliore è affidarsi sempre a personale esperto. Noi di Funalberi eseguiamo tutti gli anni interventi di questo genere a Verona e provincia, andando a liberare giardini privati da questi spiacevoli ospiti.

Il tuo giardino a Verona o provincia è infestato da nidi di processionaria e vorresti richiedere un nostro intervento? Puoi scoprire di più nella pagina del nostro sito dedicata alla lotta alle processionarie e poi scriverci per richiederci un sopralluogo:

Trappola meccanica

trappola meccanica per processionarie

La trappola meccanica può essere facilmente acquistata sul web o nei negozi specializzati. Si tratta di una sorta di collare che viene posto attorno al fusto in modo che aderisca alla perfezione. Le larve scendendo dall’albero si troveranno all’interno di questo canale collegato ad una sorta di imbuto. Sotto l’imbuto viene posto un contenitore dove raccogliere tutte le larve.

Maneggiate con cura ed estrema attenzione il contenitore e smaltitelo a dovere per non rischiare di disperdere i peli urticanti.

Trappola ai ferormoni

trappola ferormoni per processionarie copia

La trappola ai ferormoni agisce invece nel momento in cui le larve sono farfalle. Anche questa è facilmente acquistabile online e non si tratta altro di una sorta di casetta con dentro ormoni femminili. In questo modo vengono attratti all’interno gli esemplari maschili di farfalla che non potranno fecondare le femmine, riducendo così la popolazione di processionarie. Perché funzioni è importante appendere la trappola in alto e non esclude ovviamente tutte le possibilità che il nostro albero venga attaccato dalle processionarie.

Bacillus Thuringiensis

Si tratta di un insetticida biologico particolarmente efficace sulle larve giovani. L’ideale sarebbe quindi utilizzarlo verso la fine di agosto. È l’insetticida che viene più comunemente utilizzato per le disinfestazioni aeree, perché ha un costo contenuto, è molto efficace e non è dannoso per altre specie animali e vegetali.

Insetti predatori della processionaria

Non avresti mai detto che anche la processionaria ha dei predatori? Si tratta di insetti entomofagi utilizzati spesso anche dal Corpo Forestale dello Stato per tenere sotto controllo il dilagare del problema. 

I principali esemplari sono:

  • Xanthandrus comtus,
  • Dittero Sirfide predatore,
  • Erigorgus femorator,
  • Imenottero Icneumonide,
  • Formica rufa,
  • Formica lugubris,
  • Formica polyctena,
  • Formica aquilonia,
  • Imenotteri Calcidoidei.

Vi metto tutte le foto di questi insetti amici.

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